domenica 2 agosto 2015

LA VOCAZIONE ALLA VITA CONSACRATA: UNA CHIAMATA AD AMARE DIO E I FRATELLI TRAMITE I VOTI DI POVERTA', CASTITA' E OBBEDIENZA.




“L'amore che si dimentica di se stesso e si dona incondizionatamente a Dio e rinuncia alla propria vita per lasciar posto alla vita di Dio è il motivo, il mezzo e il fine della vita religiosa”

S. Teresa Benedetta della Croce

In quest'anno dedicato alla vita consacrata ci viene più spesso da meditare sul dono ricevuto e riflettere sull'impegno assunto per viverlo sempre meglio. Vogliamo condividere questa riflessione pensando che possa comunque aiutare ogni battezzato e non soli i consacrati a interrogarsi nuovamente del perchè essere cristiani e professare i voti.
I motivi sono molteplici, vogliamo sottolinearli per poi impegnarci a viverli. Tra questi vi sono quelli comuni a tutti, e sono quelli che condividiamo, vi sono poi quelli che nascono spontaneamente dal cuore di ciascuno e che fanno parte della propria storia personale con il Signore, dell'esperienza che si è fatta di lui, questi motivi, più difficili da comunicare, sono sfumature di quelli ufficiali.
Nella storia di ogni persona consacrata c'è un momento in cui ha percepito la chiamata (Cfr. Mc 3,13) del Signore, ossia ad essere stata scelta (Cfr. Gv15, 16) per una missione particolare, (Cfr. Mt 10, 5), nel nostro caso alla vita contemplativa carmelitana. Questa chiamata si percepisce generalmente con una forte esperienza di incontro ( Cfr. Mt. 9,9 ) con Cristo da cui ci si sente amati (Cfr. Gv 15,9) e da cui scaturisce una risposta d'amore all'Amore (Cfr. Gv 15, 13) attraverso i voti segno concreto (Cfr. Gv. 2,23) di questo amore e dell'alleanza con Dio (Cfr. Mc 14, 24). La spinta a seguire Cristo (Cfr. Mt 4, 19) scaturisce da questa esperienza di incontro e conoscenza, si è attratti, affascinati, folgorati da Lui e quindi spinti ad imitarlo (Cfr. Mt 9, 9) nella Sua povertà, castità e obbedienza. Si sceglie di vivere in questo modo ispirandosi a come Lui ha vissuto (Cfr. Mt 8,20) e cercando di mettere in pratica i suoi insegnamenti.
Quindi i voti ci aiutano a vivere il Vangelo (Cfr. Mc 1,15) con più radicalità. Questo ci rende più simili a Lui, ci conforma a Lui (Cfr. Gal 2,20). Si cerca un modello e si trova Maria, prima discepola e si cerca di imitarla. Quando si scopre che il progetto di Dio (Cfr. Is 55,8) per noi è questo, si cerca di compiere la Sua volontà (Cfr. Mt 7,21) appunto come ha fatto Maria per rimanere nel Suo Amore (Cfr. Gv 15,9) e in quella gioia che nessuno può toglierci (Cfr. Gv 16,22) diventando dono per gli altri (Cfr. Atti 20,35), portando frutto (Cfr. Gv 15,5), dando testimonianza (Cfr. Atti 1,8 e Gv 15, 27) che se si mette Cristo al primo posto (Cfr. Mt 11,37) tutto il nostro essere vive nella vera libertà (Cfr. Gal 5,13).
In questo modo si dà gloria a Dio (Cfr. Gv 7,4) perchè non si cerca qualcosa per sé, ma il Suo Regno (Cfr. Mt 6,33) e ci si mette al servizio Suo e della Chiesa (Cfr. Mt 20,28).
Vivendo così si anticipa quello che vivremo nell'eternità (Cfr. Lc 20,35) pur essendo ancora in cammino impegnati giorno per giorno a convertire la propria vita (Cfr. Mc 1,15).
I voti ci aiutano a rimanere fedeli a Cristo (Cfr. Mt 25,33) respingendo spontaneamente tutto ciò che da Lui ci può allontanare e a vivere in unione a Lui (Cfr. Gv 17, 23) e fra di noi (Cfr. Mc 8,35).
Da questa riflessione abbiamo tratto quindi ben 30 motivazioni per professare i voti e ringraziare Dio per il dono concesso personalmente e a tutta la Chiesa; chiediamo al Signore che ogni cristiano sia quella luce posta sopra il candelabro (Cfr. Mt 5,15) riflesso della vera luce che è Cristo.Questo perchè ognuno lasci una traccia del proprio passaggio in questa terra e altri siano attratti a seguire Cristo più da vicino così che il Suo amore e il Suo Regno si estendano sempre più in ogni anima, popolo, nazione.
Come carmelitane possiamo aggiungere a queste motivazioni anche la spinta che riceviamo dall'esempio dei nostri santi e di tanti confratelli e consorelle che ci hanno preceduto e ci hanno indicato il giusto cammino.
Il profeta Elia insieme a Maria sono i modelli che ci ispirano a vivere la nostra preghiera e offerta incessante. La nostra Regola ci aiuta a vivere i voti secondo il nostro carisma, prendendo dal Vangelo alcuni aspetti in particolare: oltre ai voti, e la preghiera e la celebrazione eucaristica sottolinea la vita comune, la correzione fraterna, la preghiera nella solitudine, il silenzio, la meditazione della Parola, la vigilanza, l'amore di Dio e del prossimo, il servizio.
Ci auguriamo che aiutati dalla preghiera di tutta la Chiesa possiamo realmente vivere sempre con rinnovato fervore ed entusiasmo la nostra risposta a Gesù morto e risorto per ciascuno di noi.




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