sabato 15 agosto 2015

CONSACRARE LA PROPRIA VITA A MARIA COME LA SI CONSACRA A DIO



l. Finora abbiamo visto come l'anima innamorata di Dio può anche vivere in Maria. Ora ci poniamo questa domanda: è conveniente e lecito vivere per Maria come è necessario vivere per Dio? Rispondo subito di sì. 2. L'anima che ama Dio, vive per Dio. Esercita e volge alla gloria del suo Signore tutte le proprie energie positive, la sua sensibilità e vitalità. Indirizza a Lui perfino le energie negative, le sue passioni e sofferenze. Mette al di sopra di ogni cosa la volontà di Dio e l'amore per Lui. 3. Allo stesso modo l'anima che si sforza di vivere per Maria tiene occupate, cioè impiega al servizio di Lei, le sue energie spirituali sia positive che negative; fa tutto per piacerle e per eseguire la sua volontà. Si pone al suo servizio perché la Mamma celeste riceva onore, amore e sia conosciuta; si attui infine il suo Regno in modo tale da introdurci e stabilirci nel Regno di suo Figlio Gesù. Come viviamo, agiamo, soffriamo e moriamo per Gesù, così pure viviamo, agiamo, soffriamo e moriamo per Maria. 4. Come Gesù ha il suo Regno in noi, così è opportuno che Maria regni nei nostri cuori, disponga così di ogni nostra azione e sofferenza secondo i suoi piani e i suoi desideri. Attraverso la nostra collaborazione, Maria deve poter esercitare la sua piena regalità in noi. Ne ha diritto in quanto "Regina del cielo e della terra" e "Regina dei giusti e di tutti i Santi". Maria non sarebbe Regina se non le competesse un qualche dominio e potere su di noi, se noi non fossimo tenuti ad organizzare la nostra vita secondo il suo volere e i suoi disegni finalizzandola alla sua gloria. 5. San Piertommaso, grande Santo dell'Ordine carmelitano, aveva eletto Maria Regina del suo cuore e con tale titolo La venerava. Ogni giorno Le consacrava le sue azioni: tutta la sua vita era offerta a Lei e portava scolpito nel cuore il suo santo Nome, quale segno della sua perfetta sovranità. San Gerardo mostrava pubblicamente di riconoscere la celeste Madre come sua Regina, recitando ogni giorno l'ufficio liturgico della gloriosa Assunzione di Maria al cielo. Ricordava così l'inizio 5 della Regalità di Maria in cielo e sulla terra. Ad un simile riconoscimento egli condusse anche Santo Stefano, re d'Ungheria, il quale consacrò il suo regno terreno a Maria e ordinò ai suoi sudditi di proclamarla Signora e Regina. Da questi esempi dobbiamo imparare a renderle onore con tutta la nostra vita. 6. Maria è la Madre di tutti gli eletti. È giusto, quindi, che Le manifestiamo il nostro filiale e tenero affetto in ciò che facciamo o in ciò che evitiamo di fare; nell'attività come nell'inoperosità, nel vivere come nel morire. È giusto che Ella, dopo Dio, sia il motivo di ogni nostro respiro, scelta e speranza; che Maria dia senso alla nostra vita. Convinciamoci fermamente di questo: sia che viviamo, viviamo per questa Madre e Regina; sia che moriamo, moriamo per questa Madre e Signora. Sia in vita che in morte noi siamo figli di Maria, Madre potente. Mi sembra di sentirla dire, rivolta a noi: "Anche se avete molte nutrici, non avete, però, molte madri. Io sola, infatti, vi ho generato in Cristo Gesù" (1Cor 4,15).

L'intero  testo della Vita Marieforme e mariana del Ven. Michele di S. Agostino si può leggere sul nostro sito www.carmelitane.org

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