I
nostri Santi “infiammati” dallo Spirito
Santa
Teresa ha atteso di vedere il Volto del Signore, consumandosi nella
libertà di chi non vive più nel mondo subendone fascino e
tentazione, ma solo per servire. “Vivo
già fuori di me, giacché muoio d'amore, perché vivo nel Signore,
che mi volle tutta a sé. Quando il cuore gli donai vi scrissi questa
frase: che muoio perché non muoio”.
Un
servizio orante innanzitutto, che le ha permesso di sostenere
difficili battaglie interiori, difficili discernimenti, sfide ardite
e pesanti prove. Un'anima infiammata d'amore: “Questa
prigione divina dell'amore in cui io vivo, ha reso Dio mia preda, e
libero il mio cuore, mi fa nascere tal passione veder Dio mio
prigioniero, che muoio perché non muoio”.
Nel
corso di questi mesi, Santa Teresa ci ha preso per mano perché
potessimo conoscere un po' di più il Signore anche attraverso il suo
esempio di donna fragile, ma resa forte dallo Spirito. Santa Teresa
comincia ad allentare la presa per mettere la nostra mano in quella
di un'altra grande santa carmelitana che ci apprestiamo a conoscere
meglio e che “presiederà” i nostri incontri dal mese di ottobre
2015 al mese di giugno 2016. L'anno 2016 è dedicato in modo speciale
nel Carmelo alla celebrazione del 500° anniversario della nascita di
Santa Maria Maddalena de' Pazzi, monaca fiorentina che ha vissuto il
suo pellegrinaggio terreno sperimentando tutto ciò che un'anima di
preghiera può sperimentare.
Un solo anno di differenza con santa
Teresa, una grande apertura allo Spirito Santo che in quegli anni
soffiava con forza per un rinnovamento della Chiesa e tanti
insegnamenti da trasmettere a tutti coloro che desiderano infiammarsi
allo stesso modo per Cristo....e infiammare la terra con la sua
grazia e nel suo nome.....
Poco interessata ai metodi di preghiera o
di contemplazione, si immerse gradualmente in un'orazione di
raccoglimento, assorbimento in Dio e unione trasformante, senza mai
perdere contatto con la viva realtà comunitaria, con un'intensa
fraternità così come è vissuta nella nostra Famiglia Religiosa.
Chiamata “Maestra della carità”, non si preoccupava di esprimere
bei pensieri su Dio, quanto piuttosto di quanto poteva alimentare
l'amore per Lui. Con lei si parla di “contemplazione infusa”,
poiché ella si è lasciata invadere dalle realtà eterne con
disponibilità e generosità.
Uno dei punti di contatto con
l'esperienza di S.Teresa è la gratitudine per il dono dell'umanità
di Cristo, alla quale S.M.Maddalena de' Pazzi aggiunge una
straordinaria gratitudine per il dono dello Spirito Santo, per la
Chiesa, per la vita religiosa. Nessuna speculazione teologica,
quindi, ma esperienza consapevole, trasmessa con sollecitudine alle
sorelle di comunità e – attraverso di loro- a tutta la Chiesa.
Un
“viaggio nella sostanza”, sempre in una viva comunione
ecclesiale. Avremo modo di riflettere sul suo percorso carmelitano,
con attenzione agli aspetti più utili per stimolare l'impegno laico
nel mondo lungo le coordinate carmelitane; oltre ad essere un esempio
per le monache e protettrice del nostro cammino federale,
S.M.Maddalena è patrona del Terz'Ordine Carmelitano. In poche
parole, ha qualcosa da comunicare a tutti! Il prossimo 25 maggio la
celebreremo nella festa liturgica che la presenta come figura
significativa alla Chiesa pellegrinante verso la Meta celeste...
Cfr
cit. su S.M.Maddalena de'Pazzi, R.M.Valabek
– Sarete
raggianti
– Ed.Carm. 1993
Nessun commento:
Posta un commento