ESERCIZI SPIRITUALI: "Rimanere nell'Amore di Dio".
IV Parte
Dio ha
parlato. La tua Parola è viva ed eterna: possiamo sfogliarla con una
familiarità conquistata nei secoli, ma non possiamo accedervi se non
invochiamo lo Spirito Santo, che illumina, guida, interpreta,
consola, scuote. E sostiene l'atto di fede che ci porta a dire: SI'
SIGNORE, E' LA TUA PAROLA, SEI TU CHE MI PARLI. HO BISOGNO DI ESSERE
NUTRITO DA TE.Anche il Silenzio di Dio è eloquente: è necessario
saperci restare...
Dal
Vangelo di Giovanni 15, 9-17
“Come
il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio
amore.
Se
osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Questo
vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia
piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”.
Non
c'è misura nell'amore di Dio per noi.
Meraviglia,
stupore, gratitudine...come rispondiamo? Come reagiamo a questo
effluvio che non è legato ad un tempo?
LA
NOSTRA CONSACRAZIONE “OBBLIGA” AD ESSERE UN DONO PER LA CHIESA,
PER IL MONDO. COSA DIAMO AL MONDO? LA RICCHEZZA CHE DIO CI DONA.
IL
MONDO DEVE SAPERE CHE C'E' LA POSSIBILITA' DI SPENDERE LA VITA PER
DIO, MENTRE ALTRI LA SPENDONO ALTROVE.
Come
consacrate cerchiamo di immedesimarci nel cammino delle vergini sagge
che vanno incontro allo Sposo con le lampade accese e una buona
riserva d'olio contenuto in picocli vasi: i piccoli vasi delle azioni
quotidiane, che nessuno nota, nessuno stima di valore, ma che
compiute in Dio, mantengono la sua presenza di luce nel nostro ed
altrui cammino.
LA
SANTITA' CRISTIANA NON E' LEGATA A STRAORDINARIE IMPRESE ASCETICHE,
CHE SICURAMENTE NON FANNO PER NOI, PERCHE' SUPERANO DI GRAN LUNGA LE
NOSTRE POSSIBILITA'.
DIO
INVECE CI CHIEDE UNA SANTITA' SULLA NOSTRA MISURA, FATTA DI RISPETTO
E DI AMORE PER IL PROSSIMO. LA PRATICA COSTANTE DELLA CARITA' NON E'
FORSE AUTENTICO EROISMO?
ALLA SERA
DELLA VITA SAREMO GIUDICATI SULL'AMORE. (S. Giovanni della Croce)
Esistono
tanti modi di soccorrere Cristo; quando la compassione diventa
donazione generosa, si può partire in missione, nel proprio
quartiere o in paesi lontani. Oppure in unione al sacrificio di
Cristo, offrire la vita in clausura.
L'efficacia
della donazione, che è in ogni caso servizio, dipende
dall'intensitàdell'offerta e dell'unione al Signore.
L'uomo è il
capolavoro di Dio; Egli non finisce mai di ritoccarlo...
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